L'Ascensore è un libro di fantascienza di
Erik Sancin.
Erik è di nazionalità slovena, ma parla e scrive perfettamente in italiano, tanto da aver tradotto lui stesso il libro nella nostra lingua.
L'Ascensore è un libro dalle forti connotazioni action e avventurose, ma che dietro ha un mondo fantascientifico, anzi sarebbe meglio dire un universo.
Sì perché è chiaro fin da subito che c'è stato, da parte dell'autore, un grandissimo lavoro alle spalle per costruire tutta l'impalcatura in cui si svolgono le vicende narrate.
Le note a piè pagina sono un ottimo modo per approfondire dettagli, evitando che questi, venendo inclusi nelle pagine, appesantiscano troppo la lettura.
Chi vuole può interrompere un attimo e leggerseli, mentre chi lo preferisce può saltarli (e magari leggerseli in un secondo momento).
La scrittura è ottima e risulta piacevolmente scorrevole.
La trama vede una Terra sconvolta da guerre nucleari che hanno portato alla quasi totale estinzione del genere umano e alla sparizione della luna.
4000 anni dopo l'umanità sopravvissuta vive in equilibrio con la natura ed è scevra dal capitalismo e da altre forme di avidità umana.
Ma una nuova minaccia comincia a spazzare via interi villaggi, senza pietà e senza possibilità di instaurare qualsiasi dialogo.
Si tratta di esseri grandi e robusti, con tute arancioni e mezzi tecnologici avanzati.
Da dove siano spuntati fuori, chi siano e perché devastino qualsiasi villaggio, per impiantarci delle fabbriche inquinanti, non è dato saperlo. Sono forse alieni?
In più c'è un fattore allarmante e atroce. Ai pochi sopravvissuti scampati dalle grinfie di tali esseri sono stati esportati organi vitali. A chi un polmone, a chi un rene.
Cosa se ne faranno?
E molti sono anche convinti che siano capaci di leggerti nel cervello!
Seppur l'azione e l'avventura sono il perno del libro, gli aspetti fantascientifici ben architettati e l'ambiente post-apolcalittico sono onnipresenti e sono molto interessanti.
Sembra un po' lo stile di Robert A. Heinlein (con libri come Fanteria dello Spazio) dove fantascienza hard e soft creano un giusto connubio, anche se qui l'aspetto "duro" è più marcato e prevalente.
Non mancano colpi di scena spacca mascella. Soprattutto nel finale.
All'inizio c'è il mistero degli esseri dalle tute arancioni, molto intrigante.
La parte centrale invece l'ho trovata la meno appetibile, ma non per questo noiosa o fatta male.
Il finale è stata la parte più interessante, dove si vengono a scoprire molte cose degli arancioni e c'è un grande colpo di scena.
Le ultime pagine riescono anche a commuovere, con un finale triste ma anche aperto alla speranza.
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